Ferragosto è una festività di origine antichissima, il termine infatti deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti e fu istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C.
Sul Monte Amiata si racconta che il 14 agosto, sul finire del pomeriggio, i nostri avi si dirigessero verso la vetta della montagna e attendevano lo scendere della notte accendendo fuochi nel bosco, attorno ai quali in molti trascorrevano la notte aspettando l’arrivo del 15 agosto.
La montagna così si illuminava di tanti falò in un rito estivo che da sempre era considerato un atto di devozione alla “montagna madre”.
È seguendo questo filone “atavico” che, 17 anni fa, una manciata di ragazzi, con 2 giradischi e un paio di casse, hanno percorso la strada verso la montagna e hanno iniziato a riproporre questa celebrazione dal significato ancestrale, trasformando la notte di Ferragosto sull’Amiata in Ferra il Bosko.
L’intento del nome era invitare i partecipanti a salire in montagna e “piantare” i picchetti delle loro tende per vivere la magia della notte sulla montagna sacra: il Monte Amiata. Da quel giorno Ferra il Bosko ha contagiato sempre più persone fino a diventare un appuntamento tradizionale sul territorio amiatino.